Apicoltura - Giovanni Gramatica
Manifesto promozionale stampato nel 1880 su disegno originale ed esclusivo dalla casa d'arti grafiche Reslieri già Muller e Trub di Como.
Cartolina promozionale creata nel 1880 su disegno originale ed esclusivo (Muller e Trub, Como).
Nel tondo a sinistra è già disegnata la casa attuale residenza della famiglia Gramatica.
Giovanni Gramatica davanti all'apiario "Paradiso" (1885)
L'apiario sorgeva nei pressi di Gravedona nella località chiamata Paradiso da cui aveva preso il nome. Esso era stato costruito negli anni intorno al 1880 ispirandosi al modello di quello ideato da Sartori nel 1871 per il Kedivé d'Egitto. In esso venivano usate arnie Sartori a tre piani e soffitta fissa.
(vedi la seconda tavola divulgativa dell'Associazione Centrale )
Progetto di un apiario per il Kedivè d'Egitto.
Immagine tratta da L'Apicoltura in Italia di Sartori - Rauschenfels, Milano 1878
Giovanni Gramatica, 28 aprile 1883
Attestato di partecipazione al primo corso teorico pratico di apicoltura indetto dall'Associazione Centrale d'Incoraggiamento per l'Apicoltura di Milano con giudizio lodevole.
Propaganda e diffusione dell' apicoltura
" Dimostrata coi fatti attuabile e vantaggiosa l'apicoltura razionale, era mestieri di farla conoscere ed accettare da quanti s' occupavano delle api. Apostoli della propaganda furono i Rappresentanti dell'Associazione nelle diverse Provincie. Questi erano scelti tra gli apicoltori più noti per sapere e per pratica della coltivazione. Coll'esempio e colla parola essi mostravano, nella regione di loro dimora, gli insegnamenti propugnati per il governo razionale degli alveari; erano come altrettanti centri di propaganda, con estese ramificazioni quasi allacciati tra loro, e resero possibile la più larga diffusione dell'apicoltura razionale. Ogni anno informavano la Presidenza dell'esito del loro operato; e nella stessa occasione davano notizie utili circa il clima, la flora, le condizioni e l'andamento dell'apicoltura nel paese ad essi noto, perché le relazioni fossero pubblicate nell'Apicoltore. La carica era onorifica e per tre anni. Vi sono stati distinti e zelanti Rappresentanti che hanno resi segnalati servizi al progresso ed alla diffusione dell'apicoltura. I loro nomi restano registrati con onore nel Periodico. "
Flaminio Barbieri, Ventisei anni di vita dell’Associazione Centrale d’Apicoltura di Milano – Milano 1892
Conferimento della nomina a Rappresentante dell'Associazione Centrale d'Apicoltura di Milano a Giovanni Gramatica
(Milano 21 maggio 1884)
A partire dall’anno 1880 Giovanni Gramatica affiggeva nelle zone dell’Alto Lario questo manifesto per diffondere le pratiche della moderna apicoltura razionale, che permetteva l’estrazione del miele senza uccidere le api e la conduzione degli alveari con metodi scientifici e maggiormente produttivi.
Anno 1880
"Lotta all'apicidio e diffusione delle pratiche moderne di apicoltura razionale"
Opuscoletto contenente suggerimenti sugli usi del miele scritto da Giovanni Gramatica in sintonia con le indicazioni dell'Associazione Centrale per l'Incoraggiamento dell'Apicoltura in
Italia.
( Anno 1890)
Fascia cartacea avvolgi-vasetti con una sintesi di suggerimenti per l'uso del miele e i suoi benefici.
Pubblicazione promozionale con scritto di accompagnamento per l'opuscoletto sugli usi del miele.
( Anno 1889 )
Lettera di offerta della produzione di miele con relativi prezzi.
(Anni 1880/90)
Foglio promozionale
Etichette per i vasi del miele.
(1880)
3° Congresso Nazionale degli Apicoltori Italiani - Ravenna 1904
Ravenna 18-19 giugno 1904
3° Congresso Nazionale degli Apicoltori Italiani
Questo congresso è una tappa fondamentale nella storia dell'apicoltura italiana: nasce la Federazione apistica italiana (FAI) che avrà sede inizialmente ad Ancona per trasferirsi in seguito a Roma .
E' nel corso di questo congresso che vengono votate le norme per unificare in tutta Italia le arnie e le misure dei telaini. Viene scelta come più adatta l'arnia americana Dadant-Blatt, che ha il melario mobile, e viene definitivamente abbandonata l'arnia verticale con soffitta fissa di derivazione tedesca (Fumagalli e Sartori).
Il propugnatore di questa nuova arnia, da lui chiamata Italica Dadant-Blatt è il maestro Carlo Carlini di Sant'Arcangelo di Romagna. In un successivo congresso nazionale tenuto a Brescia nel 1932, la stessa arnia, con qualche leggera modifica, sarà confermata arnia nazionale e verrà chiamata Italica-Carlini in onore del suo sostenitore.
Giovanni Gramatica è seduto a terra (secondo da sinistra). Alle sue spalle, con monocolo e lunga barba, il conte Alfonso Visconti di Saliceto, Presidente dell'Associazione Centrale per l'Incoraggiamento dell'Apicoltura in Italia. Il maestro Carlini è al centro in piedi dietro le due prime signore sedute a partire da sinistra.
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